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SIMEST (Gruppo CDP) con il Contributo Export su Credito Fornitore: nel 2022 sostenute 88 operazioni per oltre €468 milioni (+15% rispetto al 2021)

SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, comunica che nel corso del 2022 è cresciuta del 15% l’operatività di supporto delle esportazioni di beni strumentali (impianti e macchinari), attraverso lo strumento “Contributo Export su Credito Fornitore”. Grazie all’intervento di SIMEST, tante imprese italiane, tra le quali 45 PMI e MID-Cap, hanno potuto realizzare 88 operazioni di vendita in 32 Paesi esteri per un controvalore complessivo di circa 470 milioni di euro.

Un trend in continua ascesa che si è confermato anche nell’ultimo trimestre del 2022 con 21 operazioni concluse per oltre € 97 milioni, che hanno permesso esportazioni in 14 diversi Paesi.

I principali Paesi di destinazione delle forniture italiane sono stati: Angola, Arabia Saudita, Argentina, Austria, Bangladesh, Brasile, Canada, Cina, E.A.U., Egitto, Francia, Germania, Grecia, Honduras, Kenya, Malawi, Marocco, Messico, Nigeria, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna, Sudafrica, Turchia, Uruguay, Stati Uniti d’America e Venezuela.

I settori merceologici trainanti del 2022 sono stati: i macchinari tessili, le macchine agricole, gli impianti per la produzione della carta, del sapone, per la produzione di pannelli fotovoltaici, i macchinari per il packaging, le casseformi per l’edilizia, le macchine per l’industria alimentare, gli impianti per il trattamento delle acque e i macchinari per la lavorazione del legno, della plastica, della ceramica e dei metalli.

Il sostegno di SIMEST è avvenuto su operazioni di Credito fornitore attraverso il “Contributo Export” – strumento gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – contributo in conto interessi, a fondo perduto e totalmente gratuito, destinato alla parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento emessi dall’acquirente estero a fronte dei contratti di vendita.

Nel 2022 SIMEST ha accompagnato, con il proprio supporto, le seguenti aziende nel mondo: Prismatech in Malawi; Executive in Kenya; Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera in Cina; Askoll Eva in Spagna e Francia; A. Water Systems in Nigeria; Savio Macchine Tessili in Cina e Romania; Marzoli Macchine Tessili in Egitto, Bangladesh e Pakistan; GD in Egitto; Gambini negli Stati Uniti d’America; Faresin Formwork in Canada e Messico; Desmet Ballestra in Arabia Saudita, Messico, Angola e Bangladesh; Argo Tractors in Spagna, Germania, Francia, Stati Uniti d’America, Polonia e Sudafrica; A. Celli Paper in Cina, Argentina e Grecia; Maschio Gaspardo in Grecia e Stati Uniti d’America; Bobst Italia negli Stati Uniti d’America; Mascar in Honduras; Papet Converting Machine Company negli Stati Uniti d’America; SACMI Imola in Turchia; Smit in Bangladesh; System Ceramics in Turchia; Tesmec in Kenya; Travaglini negli Stati Uniti d’America e le due società di intermediazione commerciale Exetra e Forty Four in vari Paesi nel mondo.

PER APPROFONDIRE
Contributo Export su Credito fornitore: è uno strumento che SIMEST gestisce in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Gestendo un fondo pubblico (Fondo 295/73) SIMEST eroga un contributo in conto interessi a fondo perduto direttamente all’esportatore italiano consentendogli in tal modo di offrire dilazioni di pagamento a condizioni di acquisto competitive dei suoi prodotti. Viene erogato all’azienda italiana – principalmente PMI e MidCap – nel momento in cui avviene lo sconto dei titoli di pagamento presso un istituto scontante (cambiali, stand by L/C, lettere di garanzia) emessi dall’acquirente estero a fronte delle rate di pagamento dovute. Il Contributo Export va a compensare la differenza – se positiva – tra il tasso di sconto richiesto dall’istituto scontante e il tasso di interesse per la dilazione del pagamento ottenuto dall’esportatore italiano consentendo a quest’ultimo di azzerare/minimizzare i costi dell’operazione.