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SIMEST (Gruppo CDP) chiude il 2018 con +13% di risorse mobilitate in favore di 730 imprese italiane

L’Assemblea di SIMEST –  che con SACE costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP – ha approvato il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2018. Per la società presieduta da Salvatore Rebecchini e guidata dalla CEO Alessandra Ricci, l’anno si è chiuso con un sensibile incremento delle risorse mobilitate e la conferma della vocazione al supporto delle PMI.

Nel 2018 SIMEST ha destinato risorse complessive nette per 746 milioni (+ 13% rispetto al 2017), a circa 730 imprese, di cui il 92% PMI. Forte, infatti, la crescita dell’operatività sugli strumenti dedicati proprio alle aziende di piccola e media dimensione, molte delle quali hanno potuto compiere i primi passi verso la crescita internazionale, cogliendo l’opportunità derivante dall’apertura di nuovi mercati di sbocco per i propri prodotti.

  • Finanziamenti AgevolatiSegnano il massimo storico attestandosi a 248 milioni di euro (+68%) le risorse finanziarie erogate attraverso i finanziamenti agevolati che SIMEST gestisce per conto del MISE. In netto aumento anche il numero di operazioni con 790 domande accolte – per il 98% provenienti da PMI – rispetto alle 482 (+ 64%) del 2017. Il significativo incremento su questo comparto è soprattutto il frutto dell’impegno di SIMEST – nell’ambito del Polo dell’export e dell’internazionalizzazione – per digitalizzare e semplificare le procedure, che hanno reso lo strumento sempre più accessibile alle imprese di piccola e media dimensione.

 

  • Partecipazioni. Massimo storico anche per l’attività in partecipazioni al capitale di rischio, grazie alla quale circa 40 imprese potranno contare sull’affiancamento di SIMEST in qualità di partner nel capitale di progetti di espansione internazionale. Le sottoscrizioni sono cresciute del +23% rispetto al 2017, raggiungendo un volume pari a 131 milioni di euro. L’importo sale a 233 milioni considerando anche quanto erogato da SIMEST attraverso i fondi gestiti per conto del MISE: il Fondo di Venture Capital, che si attiva per investimenti in Paesi a rilevanza strategica e il Contributo a fondo perduto sugli interessi per il finanziamento della quota di partecipazione dell’impresa. Riguardo ai settori di intervento, i principali sono stati l’industria metallurgica, il settore automobilistico e chimico/petrolchimico. Novità del 2018 è l’avvio del nuovo strumento “Finanziamento Soci” che – aggiungendosi alla Partecipazione diretta SIMEST – offre una modalità di intervento flessibile in funzione delle necessità specifiche dell’impresa e delle caratteristiche del progetto di investimento.
  • Export Creditcirca 9 miliardi le risorse mobilitate (contabilizzate dalla controllante SACE). Il passaggio – dopo oltre 25 anni – a una nuova metodologia per la gestione del fondo pubblico che assicura la competitività del nostro export soprattutto in relazione ad operazioni strategiche, ha consentito da un lato di governare in maniera più efficace lo strumento, e dall’altro di dare maggiore reddittività allo stesso.

Grazie all’attività 2018, le aziende clienti di SIMEST sono passate complessivamente da 1.248 del 2017 alle 1.566 e i Paesi di destinazione degli interventi da 99 a 103.

Per quanto riguarda, infine, l’andamento economico, l’utile lordo SIMEST – che tiene conto dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS9 – si è attestato a 7,9 milioni di euro. Per un confronto omogeneo anno su anno, l’utile lordo pro-forma, non considerando l’applicazione del principio IFRS 9, è pari a 13,4 milioni di euro in crescita del 47% rispetto al 2017 (9,4 milioni di euro).